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Il mare in tasca
«Il tema di questo spettacolo é l’amore. Il personaggio é un prete. L’ azione si sviluppa nella stanza del prete dietro la sagrestia. Il tema permette all’ autore di rivedere la sua esistenza ed il prete permette all’ attore di dialogare con Dio, nel quale non crede. Il pubblico fittizio, rappresentato sulla scena, permette al sacerdote di rivolgersi al pubblico reale senza confonderlo con il suo gregge. Deve essere chiaro: il personaggio del prete esiste affinché si accetti la sua irrealtá. Non si tratta di credere nella veritá della scena ma nella veritá della finzione.»
César Brie
Re Lear è morto a Mosca
«1948. 13 gennaio, Minsk. Un furgone investe e uccide Solomon Michoels: di lui restano un orologio da polso fermo alle dieci di sera, due figlie e una moglie.
Notte fra il 23 e il 24 dicembre, Mosca. Venjamin Zuskin viene rapito nel sonno, interrrogato, torturato e quattro anni dopo fucilato.
Il grande Teatro Ebraico di Mosca, il Goset, perde Lear e il suo matto. Il primo e unico Re Lear in Yiddish non andrà mai più in scena. Il mandante di questi omicidi è Iosif Stalin.
Solomon Michoels e Venjamin Zuskin: due attori ebrei, due amici, condannati per aver volato troppo in alto. Colpevoli di aver immaginato un teatro d’arte fatto di canti, danze, poesie e colori in lingua Yiddish nell’Unione Sovietica di Stalin. Un viaggio in Russia per raccontare una storia vera ormai dimenticata, attraverso i dipinti di Chagall e i personaggi del Re Lear. Uno spettacolo di memorie da riscoprire, custodite al di là del palcoscenico. »
César Brie – Appunti su Il lago dell’Oblio
"In tempi di crisi la gente cerca
in quello che si chiama spettacolo
un momento di evasione. Una tregua.
Non di risolvere i temi che lo assediano nella vita,
cerca nell'arte un momento di calma.
Il Teatro si occupa di intrattenere,
divertire e impensierire.
Preoccupa con la bellezza,
con una o due ore di piacere estetico,
immagini commoventi e testi che pungono.
Chi esce dal teatro, esce meglio di quando è entrato.
Più aperto, più lucido e più irrequieto.
Nella bellezza ci sono risa, c'è commozione,
ma soprattutto c'è verità."
César Brie
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